Esplorazione a Mesu Monte (Baunei, NU)
5/6 Aprile 2003
Stefano Pinna, Marco Barra, Stefano Schintu, Laura Mulas, Giacomo Satta.
Per abituarci agli ambienti ristretti partiamo da Sassari in 5 con una sola macchina stracarica di bagagli. Arrivati in Supramonte ci prepariamo ad entrare in grotta e scendiamo senza problemi sino a superare il buco degli scalpelli.
Lo spazio oltre la seconda strettoia è ristretto e ci alterniamo in squadre da 2 per disostruire. Un pozzetto con le pareti piene d'argilla porta ad un piccolo ambiente in cui si apre una spaccatura obliqua a un metro e mezzo da terra. Prima Stefano e poi Giacomo lavorano sulla roccia che si mostra dura e compatta ma dopo diverse ore di lavoro riusciamo a passare.
Ci ritroviamo in una stanzetta dal soffitto molto alto e completamente libera dall'argilla. Sul pavimento scorre dell'acqua e sono presenti delle vaschette sul cui fondo è depositata una gran quantità di sabbia granitica.
La gran parte dell'acqua arriva da una bella colata sulla sinistra, mentre un piccolo apporto laterale sembra provenire dalla saletta sotto la buca degli scalpelli.
Il flusso idrico prosegue sotto una lama di roccia a pochi centimetri dal pavimento.
Allargando il passaggio riusciamo ad accedere ad un cunicolo in cui si procede carponi in leggera discesa per circa 15 metri. Sulle pareti e sul soffitto sono presenti chiarissimi segni d'erosione e il fondo è costituito da una lunghissima colata con qualche vaschetta.
Più avanti delle lame di roccia pendenti dal soffitto al momento rendono impossibile la prosecuzione.
In questa strettoia, a differenza delle altre, non è presente aria e dopo una breve permanenza nel cunicolo la visibilità diminuisce a causa della formazione di condensa.
S.P.