Gemellaggio Sassari - Salisburgo
Giugno 2004
Gemellaggio Sassari-Salisburgo 1/3
Primo contatto Lunedì 7 giugno ore 14.00 per risolvere alcuni problemi logistici, ma da subito, dopo le presentazioni di rito e una buona birra austriaca ghiacciata, siamo andati insieme in grotta.
Tempo mezz’ora e una piccola delegazione di noi e loro, aveva già i caschi carburati e le tute infilate per entrare alla Grotta del Sorel - Alghero.
Sono rimasti subito rapiti dalla bellezza delle concrezioni della grotta, a tal punto da esaurire i rullini dentro la grotta stessa, prima di superare il grande lago.
Speleo abituati a viaggiare in grotte a 0°C, hanno accusato un po’ il caldo dentro una grotta come la GEA, ma sono usciti veramente contenti e soddisfatti.
Dopo una breve rinfrescata e l’organizzazione logistica del gruppo, ci siamo ritrovati in sede al G.S.A.S. dove è stata allestita una tipica speleo arrostita sarda (servono altre descrizioni?)
Gli austriaci hanno proiettato delle diapositive scattate nelle loro grotte e noi ci siamo lucidati gli occhi con le loro montagne, le loro concrezioni di ghiaccio, e ascoltato i racconti delle esplorazioni in quei bei posti. Altrettanto abbiamo fatto noi con diapositive delle nostre grotte.
È stato molto importante lo scambio delle riviste e dei bollettini che aimè non sono molto comprensibili a noi perché scritti in tedesco ma che raccontano tanti anni di vita speleologica.
Dopo brindisi e discorsi vari gli austriaci si sono ritirati alla volta del loro alloggio.
Gemellaggio Sassari-Salisburgo 2/3
Il Mercoledì successivo, siamo stati invitati presso il loro alloggio per una “controcena” in stile speleo-austriaco.
A dir la verità non credo abbiano trovato tutti gli ingredienti che avrebbero voluto, ma la cenetta che ci hanno fatto trovare era particolare, a base di carne, patate, salsine strane… etc.
Non è mancato anche qui l’occasione di parlare di grotte, di disostruzioni ed esplorazioni, avendo anche la possibilità di vedere foto e un filmato girato a Mesu Monte.
Gemellaggio Sassari-Salisburgo 3/3
Per il fine settimana ci spostiamo nella zona di Dorgali e più precisamente nella grotta di Sos Jocos. Lasciamo le macchine nei pressi della chiesetta di San Giovanni su Anzu e ci fermiamo un pò davanti al fiume che esce dalla grotta omonima, purtroppo chiusa da un cancello.
Visto che siamo in zona andiamo a vedere le terme di Su Anzu, e infine indossiamo le tute e i caschi e ci incamminiamo per la grotta. L'ingresso è nascosto tra una selva di rovi ma è semplice da raggiungere. Ma evidentemente in Austria non sono abituati a questo genere di ingressi, e gli altri esitano un pò prima di passare tra le spine.
Siamo in 14, e illuminiamo molto bene gli ampi saloni e le concrezioni di cui è ricca la grotta. Ogni tanto ci fermiano a fare foto e a parlare dello sviluppo labirintico della cavità e della sua giunzione con la grotta di San Giovanni e con quella di Ispinigoli.
Usciti dalla grotta partiamo alla volta di Su Gologone. C'è un bel fresco e ne approffittiamo per mangiare pane e salsiccia. Poi andiamo a vedere Sa Oche, sino all'inizio del lago (ma qualcuno và un pò oltre, nonostante l'acqua sia gelida).
Infine visitiamo l'ingresso di Su Bentu, che soffia "quasi come il nostro -1500", mi dice Spike, il presidente del gruppo.
Le ultime ore di sole le passiamo in spiaggia a Fuili, per un bagno tonificante con un paesaggio che riscuote un grande successo tra gli austriaci.
La sera mangiamo un pizza a Calagonone e parliamo di speleologia e di speleologi.
Dopo la cena non ci resta che salutarci, accogliendo l’invito dei nostri amici austriaci, ad andare dalle loro parti per visitare quelle grotte così profonde, così fredde e così diverse dalle nostre, per completare quest’esperienza che ci ha fatto, ancora una volta, un gradino più grandi.
Marco B.
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