Disostruzione a Su Mannau
Siamo stati invitati dal gruppo speleo di Gonnos a partecipare
all'apertura della strettoia nel ramo di sinistra. Sono state necessarie
molte ore di lavoro nell'arco di 4 mesi per riuscire ad arrivare a
questo punto, ma ormai manca davvero poco.
Partiamo da Sassari in 4: Marco B, Marco G. Davide ed io. Arrivati a Gonnos ci uniamo agli altri e proseguiamo per Su Mannau.
Arriviamo all'ingresso con le macchine ad allestiamo il campo
nell'atrio della grotta: dentro fa caldo e abbiamo pure le luci dell'impianto attrezzato per le visite turistiche... non
è certo il tipico campo interno in una grotta! Indossiamo le tute speleo e un primo gruppo inizia ad entrare. Grazie alle trasmittenti di
Marco siamo in continuo contatto con l'altro gruppo che si è fermato
all'inizio delle strettoie e così possiamo tenerli aggiornati.
Daniela inizia a lavorare alla strettoia e riesce ad allargarla sino quasi a passare. Quando è il mio turno di usare la mazzetta sulle prime non riesco a fare tanto, ma poi, individuata una
frattura, mi concentro sul punto debole e pian piano riesco ad allargare
il tanto da infilare la testa dall'altra parte! Ora vedo cosa c'è
dietro! Un camino che sale e di cui non vedo il soffitto, e nessuna
prosecuzione certa in orizzontale.
L'entusiasmo cresce e a questo punto Daniela inizia a scalpitare per
entrare a vedere. Allargo ancora un poco e poi le cedo il posto: lei non
solo si affaccia, ma riesce addiritura a passare con tutto il busto!
A questo punto inizia a muoversi avanti e indietro mentre io la spingo
per i piedi: sembra un tappo di spumante che sta per partire. Attorno al
suo corpo non c'è nessuno spiraglio di luce e non riesco a capire se
riuscirà a passare o meno.
Ma ci spero, e spingo più forte sinchè non la sento leggera... è
passata!!! Avverto gli altri con le trasmittenti e un gruppo ci
raggiunge in prima linea.
Marco raggiunge Daniela oltre la strettoia mentre a me non resta che
guardarli perchè il buco è ancora troppo stretto. In basso chiude con
fango, il cunicolo in parete è stretto e chiude subito.
Marco si avventura in una disostruzione verso l'alto, rischiando che gli cada
tutto in testa (ed in effetti un bel crostone lo sfiora sul viso) ma
nemmeno il soffitto sembra dare speranze. Forse si potrebbe provare in
un altro cunicolo ricco di concrezioni, ma bisognerebbe distruggere le
bellissime eccentriche presenti, e comunque senza la certezza di
riuscire a passare.
Torniamo indietro un pò delusi ma arrivati al campo ci consoliamo con la
pasta al forno, le polpette e molto altro, il tutto innaffiato con un
ottimo vino.